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Il territorio

Esiste un legame forte e indissolubile tra il vino, le vigne e chi le coltiva. E il territorio è il vero collante.
Scopri insieme a noi quest’area del Monferrato, un territorio da scoprire

“Il volto umano non mente mai: è l’unica cartina che segna tutti i territori in cui abbiamo vissuto”, dice Luis Sepulveda in uno dei suoi romanzi.
Lo stesso è anche per il vino.
Non mente mai e ogni volta che ne senti il profumo, lo assapori e lo fai arrivare alla tua mente e al tuo cuore, ti parla del posto dove è nato e cresciuto.

Il nostro territorio è quello delle Colline del Monferrato, il Munfrà per i piemontesi. Si trova tra Asti e Alessandria, a pochi chilometri da Torino, tra i comuni di Pino d’Asti, Albugnano e Castelnuovo Don Bosco. Un posto ricco di tradizione, storia e ovviamente di vino.

Al territorio noi dell’azienda vitivinicola Antonella Natta siamo profondamente legati infatti facciamo parte dell’associazione Albugnano549 : siamo tra i soci che hanno messo in bottiglia l’Albugnano 549, disponibile al pubblico nel 2023.

Parlare di vino senza parlare di territorio vuol dire assaporarlo a metà.

Scopri insieme a noi i suoi luoghi più importanti. 

Abbazia Romanica di Vezzolano

L’Abbazia romanica di Vezzolano in realtà è una canonica, ma è stata sempre chiamata erroneamente abbazia. Si trova all’interno del territorio del comune di Albugnano (da cui dista 3 km) ed è un gioiello che mette insieme gli stili romanico e gotico, nascosto tra le colline in mezzo alle province di Torino e Vercelli.

Perché l’abbazia è così importante anche per il nostro vino? Perché questa meraviglia di architettura sorge tra boschi, prati e vigneti: la storia ci dice che in questa zona la coltivazione della vite c’era già nel XII secolo e che nei tempi sia man mano cresciuta. Nel 1778, per esempio, le vigne dell’abbazia di Vezzolano ammontaVAno a circa 41 giornate, il 35% delle terre coltivate.

Il vino è protagonista del territorio ancora adesso. Per chi decide di arrivare fin qui a piedi, uno dei due principali percorsi è il sentiero del Malvasia, che si snoda tra le vigne di Colle Don Bosco fino a Vezzolano. L’altro è il percorso Superga-Crea di cui Vezzolano è una tappa intermedia (è lungo 70 km).
Qualunque sia il modo in cui deciderai di arrivare fino a qui, credici: ne varrà la pena.

Colle don Bosco

Un altro luogo imperdibile del nostro territorio è sicuramente il Colle Don Bosco che si trova nella frazione Becchi di Castelnuovo Don Bosco.
Un toponimo che in realtà comprende il Centro Storico, il Tempio, il Museo Etnologico Missionario, il Museo della vita contadina dell’800, l’Istituto Bernardi Semeria e la Casa dei giovani.

Nel Centro Storico si trova la casa dove ha vissuto Don Bosco fino ai 16 anni, questa è infatti la sua terra: dove nacque, giocò, lavorò e dove si respira a pieno la sua forza spirituale. Ed è il posto da dove è partito il suo sogno: potrai vedere come si è realizzato e conoscere da vicino la Congregazione Salesiana.

Un luogo magico che consente itinerari a piedi non solo alla scoperta della vita del santo, ma anche della civiltà contadina.

belvedere Albugnano

Belvedere panoramico di Albugnano


Se sei alla ricerca di un panorama che ti faccia dimenticare le noie della vita quotidiana, il lavoro, gli impegni, è qui che devi venire. Anzi che ti devi affacciare, perché il belvedere panoramico è in realtà un Balcone, il Balcone del Monferrato. È infatti il punto più alto del territorio.

Si trova all’interno del parco delle Rimembranze e offre una splendida vista sulle catene collinari e le Alpi, regalando quella sensazione che di fronte a questo panorama qualsiasi cosa ci sia da fare può attendere.

Puoi venire a trovarci dopo aver visto il Balcone del Monferrato o puoi passare prima dalla nostra cantina e portare con te un’ottima bottiglia dei nostri vini.
Quel che conta è godersi al meglio ogni momento.

Campo di lavanda La Gelosia

E se ti dicessimo che ti basta una passeggiata dalle nostre parti per sentirti quasi in Provenza? Succede nel campo di lavanda La Gelosia dell’omonima cascina.

Se andrai nel periodo di fioritura (giugno – luglio), potrai godere del profumo ma anche dell’inebriante vista di un ettaro e mezzo di terra coltivata interamente a lavanda officinale biologica. Un luogo semplice, puro, che ricorda il sud della Francia e che ti porterà ancora di più a conoscere queste zone uniche e meravigliose.

Cosa c’entra la lavanda con il vino? Tanto perché anche la lavanda viene coltivata, amata e apprezzata nel più totale rispetto dell’ambiente e del territorio. E perché anche questo, nel giusto momento dell’anno, è un modo per conoscere meglio il Munfrà.

campa Lavanda La Gelosia
panchine giganti

Panchine Giganti 

Le morbide colline del Monferrato si “arredano” e si abbelliscono ulteriormente grazie alle ormai famose “Panchine Giganti”. L’iniziativa, curiosa e molto apprezzata, nasce dall’idea del designer Chris Bangle e di sua moglie Catherine, promotori del Big Bench Community Project per la valorizzazione turistica dei paesi che ospitano le panchine. 

Il numero delle panchine è in aumento, così come il numero degli appassionati che mostrano, felici, i loro selfie sentendosi lillipuziani al cospetto delle panchine. Si contano oltre 100 panchine giganti distribuite in punti panoramici del nord Italia e anche nei dintorni dell’Azienda Vitivinicola Antonella Natta ne sono state installate ben tre. Più precisamente a Castelnuovo don BoscoPasserano e Aramengo. Un ottimo spunto per organizzare una piacevole gita fuori porta dalle nostre parti, esplorare il territorio, scoprire le sue peculiarità e… sedersi sul una panchina gigante per riposare e ammirare il panorama!

PERCORSO DEL ROMANICO

Una bella sgambata fuori porta immersi nella natura? Niente di meglio del Cammino Romanico Castelnuovo-Albugnano. Poco più di 11 chilometri, accessibili a tutti e non particolarmente impegnativi.

Si tratta di una passeggiata durante la quale è possibile visitare luoghi incantevoli e piccole perle d’architettura come la bella chiesa di Sant’Eusebio.

A seguire, sulla cresta collinare tra valle Rio Bardella e valle Rio Nevissano fa capolino la chiesa di Santa Maria di Cornareto.

Proseguendo tra vigne di Freisa, Barbera, Malvasia spiccano altre chiesette e, in particolare, a Vezzolano, fa bella mostra di sé l’abbazia, complesso romanico-gotico da non perdere.

Un saliscendi in luoghi dalla vegetazione lussureggiante che fanno da cornice alle testimonianze storiche del territorio. Un modo per rigenerare lo spirito e rallentare i propri ritmi.

cronareto

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